Criticare è sempre stato più facile che osservare se stessi.

In questo periodo così complesso e difficile, mi sono interrogata più volte chiedendomi: cosa avrei fatto di diverso per evitare un impatto così pesante ed estremo sulla vita delle persone?

Sì perché, se da una parte è chiaro che il primo obiettivo è quello di preservare la salute dei cittadini, dall’altra dovremmo ricordare che nel concetto di salute non rientra solo quello dell’integrità del corpo fisico. Vedi definizione OMS che pur non amo richiamare per i continui balzelli e cambi di orientamento ma che almeno, nella definizione di salute, è chiara e univoca. “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”.

Bene. Ricordiamola sempre questa definizione, ricordiamola bene, tutti.

Servirà nel seguito del ragionamento.

Qual è il mio ancoraggio personale quando devo prendere decisioni importanti soprattutto quando queste coinvolgono altre persone e in questo caso stiamo parlando del coinvolgimento di milioni e milioni di cittadini ovunque nel mondo?

Quale potrebbe essere secondo voi l’ancoraggio se non un sistema di valori che sia faro, guida, vera e propria bussola per orientarsi nel buio della massima difficoltà? C’è altro che potrebbe sostenere decisioni così determinanti nella vita di una nazione? Sì, probabilmente ha vinto altro altrimenti non ci troveremmo in questa situazione a livello mondiale. Non voglio soffermarmi su chi o cosa ne abbia tratto vantaggio o viva in una situazione garantita perché preferisco stare su un piano più elevato del pensiero.

Quali valori dunque avrebbero dovuto guidare l’azione dei governanti di mezzo mondo?

E’ mia opinione che non uno solo ma il combinato disposto di alcuni valori in particolare, avrebbe determinato azioni ben diverse e quindi risultati ben diversi.

Se fossero stati messi al primo posto i valori (in ordine alfabetico) della dignità, della disciplina, dell’integrità, della libertà, dell’onestà, della giustizia, della trasparenza, della verità e delle conseguenti e connesse competenze quali la programmazione/preparazione e la prevenzione, le azioni che ne sarebbero seguite sarebbero state le stesse? E i risultati?

Allora, proviamo a prendere in esame un valore alla volta ponendoci solo alcune delle possibili domande.

Dignità

Se la dignità fosse un valore messo in campo, l’art.1 della Costituzione che recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” andrebbe tenuto in maggiore considerazione?

Perché l’erogazione dei fondi non arriva o non arriva nei tempi che rispettino la dignità della persona?

Perché mentre si osservano diligentemente tutte le regole imposte, si mette in serio pericolo l’altra parte della salute (quella mentale/psicologica) che come abbiamo visto è altrettanto essenziale per poter decretare la salute stessa?

Come è possibile stare in salute con l’ansia, la preoccupazione, la paura indotta costantemente? Ciò, quando è acclarato che la paura abbassa le difese immunitarie!

Chi tiene conto della dignità di coloro i quali sono stremati dalla delusione, dal senso di abbandono da parte delle istituzioni, dalla rabbia, dal rancore e, in numero sempre maggiore di casi, dalla fame e dall’assenza di speranza?

Disciplina

Un’azione disciplinata, coerente, seria è alla base di qualunque azione efficace. Potenzia gli sforzi, genera coerenza e annulla il percepito senso di dilagante ipocrisia, crea efficacia e azzera il senso di sconcertante inefficienza e infine conferisce uno status virtuoso alle azioni compiute eliminando il senso di devastante impotenza.

Siamo di fronte ad un’azione seria e disciplinata?

Integrità

Quando il desiderio di essere a servizio del bene comune è autentico, diviene naturale valutare tutti gli impatti delle scelte possibili. Non se ne considera a caso qualcuno sì e qualcuno no. Quindi la domanda è: i governi si sono messi davvero al servizio dei propri cittadini? Quando allo statement di tanti governanti “ nessuno sarà lasciato indietro” non segue un comportamento coerente, ci troviamo purtroppo di fronte all’assenza di integrità che genera prima sfiducia, poi rabbia, rancore e infine può sfociare persino in violenza. E la coerenza? perché è così generalizzato il senso di grande disagio circa alcuni provvedimenti che sono in palese contraddizione gli uni con gli altri?

La comunicazione main stream sta gestendo questa emergenza aiutando il Paese a risollevarsi o sta invece cavalcando l’onda del dramma e del malessere?

Perché non si è mai parlato di prevenzione (all’infuori del vaccino che verrà) in nessun caso da parte di nessuna istituzione pubblica mondiale? Un’adeguata prevenzione tesa a rafforzare il sistema immunitario preserverebbe da questo ed altri virus  rendendo la nostra vita di relazione, vitale per la nostra salute, più dignitosa. Perché dunque nulla di nulla si compie ufficialmente in questa direzione?

Libertà

Libertà implica anche il rispetto, qualcuno direbbe. Assolutamente sì, ma il rispetto di chi o di cosa? C’è una gerarchia? C’è una Costituzione che vale di più di altri derivati/dpcm/ordinanze..? Tutti sappiamo che le norme di sicurezza sugli aerei prevedono che, in caso di bisogno, prima ci si copra con la maschera per l’ossigeno e poi si pensi ad altri, persino prima del proprio figlioletto nel caso sia presente accanto a noi.  Siamo sicuri che le restrizioni alla libertà intraprese siano a servizio della salute dell’individuo intesa nel suo imprescindibile insieme come da definizione dell’OMS?

Pensare che le restrizioni in corso siano solo piccole cose che diminuiscono la libertà, significa perdere di vista il quadro generale?

Significa forse che piano piano un passo alla volta la sottrazione delle libertà diventerà la nuova regola?

La storia l’abbiamo dimenticata?

Onestà

Le strutture ospedaliere sono state adeguatamente preparate per affrontare l’autunno?

Le terapie già testate con successo da comprovate guarigioni sono state messe in condivisione tra tutti gli operatori sanitari?

I medici di base sono stati adeguatamente preparati per prendersi cura dei pazienti ed evitare quindi il panico, quando non necessario, che genera invece un esodo verso gli ospedali intasandone le corsie a discapito di chi davvero ne ha bisogno?

Gli altri migliaia di malati di patologie diverse dal covid sono rispettati nei loro bisogni di cure spesso essenziali e urgenti?

Giustizia e Trasparenza

Tutte le categorie particolarmente colpite sono preservate nei fatti, messe in sicurezza e tranquillità in modo che possano ottemperare ai divieti con diligenza ma anche con serenità?

E’ stato raccolto il parere di tutti coloro competenti per farlo, indipendentemente dalla loro appartenenza ad una parte o all’altra? E ancora, corrisponde al vero che siano sentiti solo i pareri di coloro i quali supportano un pensiero unico, una decisione già presa a priori e completamente ignorati gli altri autorevoli pareri quando non denigrati o in alcuni, non rari casi, addirittura oggetto di radiazione per aver espresso un parere diverso? Perché non viene ufficialmente comunicato che gli ospedali ricevono cifre ingenti per ciascun malato covid che prendono in carico?

E’ giusto che i si stringano accordi con le case farmaceutiche per la formazione dei medici?

Verità

Ci viene detta tutta la verità e niente altro che la verità? Non lo sapremo mai con certezza ma credo sia legittimo porsi la domanda di fronte alle troppe significative versioni di parti opposte. La verità è una, non ce ne possono essere due e quando la comunicazione ne afferma una, incessantemente, senza mai porsi una domanda e la controinformazione ne afferma un’altra non sarebbe opportuno fermarsi e riflettere, studiare e indagare e non rigettare a priori. A volte può far male scoprire verità alle quali mai avremmo voluto credere ma quel dolore piano piano viene sostituito da un grande sollievo dato dal senso di libertà (dalla menzogna) che ne deriva.

Oh capitano mio capitano! Come stai, dove sei e soprattutto sei cosciente di quel che fai? Quando la barca affonda il capitano fa di tutto per portarla in porto. Quando la barca si trova nel bel mezzo di una tempesta il suo capitano non dichiara di avere paura ma si fa coraggio e calma l’equipaggio, lo rassicura, lo conforta anche al di là di quello che può sembrare la peggiore delle realtà, lo tiene insieme, lo indirizza con serietà, competenza e coerenza, se ne assume la piena responsabilità e chiede aiuto e collaborazione ricevendo tantissimo in cambio: ogni sforzo possibile sarà di certo compiuto!

Certamente non terrorizza, certamente non mostra un eccesso di preoccupazione. Offre invece il fianco alla vita, alla fiducia, alla ripresa, instilla energia e tiene alte le vibrazioni. Certamente guida con sicurezza la sua nave in porto e dopo che avrà fatto tutto il possibile scenderà, nel trionfo e nella gratitudine di tutto l’equipaggio.

E INVECE

I popoli stanno subendo una strategia della tensione che, momento dopo momento, stringe sempre più le viti.        

Una strategia che sta abusando del potere mediatico prevalente e usando le leve del terrore e delle restrizioni.
Questo è un fatto, non è un’opinione. Il sistema della rana bollita sta perfettamente funzionando.

E ALLORA

Poiché senza la fiamma sempre accesa di un sistema di valori che ci guidi fuori dalla tempesta siamo perduti

l’invito che rivolgo a tutti è: riprendiamo quel sistema che abbiamo dentro, teniamolo vivo o diamogli vita e facciamoci guidare solo e soltanto da quello. Coltiviamo il distacco, non identifichiamoci nella narrativa attuale e spegniamo quei TG e quei talk show che mettono ansia e non offrono una informazione completa ma solo di parte e alimentiamo dentro di noi la fiducia. Dobbiamo pensarci sempre in questo periodo alla fiducia, sempre, sempre, altrimenti la paura avrà il sopravvento e ci autodistruggerà! Non potremo incolpare qualcuno, solo noi possiamo permettere a qualcun altro di spaventarci oppure, rendendoci conto che c’è una big picture che non stiamo appieno valutando, possiamo scegliere di stare svegli, liberi, responsabili e consapevoli, smettendola una volta per tutte di giocare al ruolo dei ”bravi bambini” che spesso abbiamo usato con i nostri genitori e insegnanti affinché ci approvassero e ci amassero di più.

Ora è tempo di essere adulti responsabili di ogni nostra azione, tutte, comprese tutte quelle che ogni giorno, ormai già nell’automatismo, compiamo da mesi. Forza, siamo in un tempo straordinario, la Luce sta spingendo sempre più e vincerà.

Questa è una certezza assoluta. L’amore che tutto racchiude e rafforza, vincerà, sempre. Non dobbiamo avere dubbio alcuno e dobbiamo procedere dritti guidati dal nostro sistema di valori, nostra unica salvezza.

MEDITIAMO